Sicurezza sul Lavoro – I dati del primo semestre 2024

La sicurezza sul lavoro è un tema caldo, diventato fondamentale nella gestione delle piccole e grandi aziende. Alla luce di quanto emerso da una prima dichiarazione dei dati riferiti al primo semestre 2024, l’Inail ha condiviso una statistica piuttosto allarmante, non solo dal punto di vista degli infortuni denunciati, ma soprattutto relativamente agli incidenti avvenuti.  I dati più recenti evidenziano, quindi, l’urgenza di rafforzare le politiche di prevenzione e potenziare la formazione in materia di sicurezza sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Garantire ambienti lavorativi più sicuri e ridurre drasticamente il numero di infortuni, malattie professionali e decessi legati all’attività lavorativa nel semestre appena cominciato, è ancora possibile?

I dati del primo semestre

Secondo i dati riportati dagli enti preposti alla sicurezza, sono state registrate migliaia di denunce di infortuni, tra cui una parte preponderante di incidenti ritenuti gravi e mortali.

L’aumento degli incidenti mortali in particolar modo (+4,22% rispetto al primo semestre 2023), e il significativo incremento delle malattie professionali (+19,6%) segnalano, infatti, l’inefficacia delle misure attuali e l’urgenza di interventi più incisivi da parte di tutti i soggetti investiti: istituzioni, aziende e sindacati.

Settori come l’edilizia, la logistica e l’industria manifatturiera sono tra i più colpiti, ma anche altri ambiti lavorativi, che in passato erano considerati meno rischiosi, hanno registrato un incremento delle problematiche legate alla sicurezza.

Cosa si può ancora fare

Con 299.303 denunce di infortunio e 469 decessi registrati nei primi sei mesi dell’anno, è assolutamente evidente la necessità di rafforzare le politiche di prevenzione e formazione in tutti i settori, con l’obiettivo di integrare le normative vigenti con una nuova strategia migliorativa. In che modo? Implementando:

1.Prevenzione: rafforzare le misure preventive al fine di garantire la piena applicazione delle normative esistenti, introducendo tecnologie innovative per il monitoraggio della sicurezza, è l’ipotesi più concreta e allettante che si possa attuare.

2. Formazione: il miglioramento e l’aggiornamento costante della formazione dei lavoratori attraverso corsi specifici su dispositivi di protezione e norme di sicurezza può essere utile a preservare la loro stessa incolumità.

3. Controlli e Sanzioni: il monitoraggio della sicurezza sui cantieri e in altri settori ad alto rischio andrebbero effettivamente coordinati tra lavoratori e datori di lavoro, anche attraverso un organico e strutturato programma di semplificazione e cooperazione tra gli enti preposti ad effettuare controlli.